Il progetto “Algoritmicamente: dal problem solving all’informatica” ha svolto un’attività di ricerca-azione nell’a.s. 2022-23 con l’obiettivo di sperimentare la metodologia PRIMM per l’insegnamento della programmazione nella disciplina Informatica dell’opzione “Scienze Applicate” del Liceo Scientifico. Il progetto è stato proposto dal Liceo “Leonardo da Vinci” di Trento, in collaborazione con l’Università di Trento e l’Associazione Culturale Glow, ed è stato finanziato dalla Fondazione Caritro.

L’idea di base della metodologia PRIMM (Predict, Run, Investigate, Modify, Make) parte dall’osservazione che l’insegnamento “tradizionale” della programmazione richiede fin da subito la scrittura di codice da parte dello studente. Questo differisce dalle metodologie utilizzate nell’apprendimento delle lingue (compresa la madrelingua), dove l’attività di produzione è preceduta dalla lettura e dalla comprensione del testo.

Partendo dall’osservazione che il carico cognitivo necessario per arrivare alla scrittura del codice è molto elevato, la metodologia PRIMM inverte la sequenza tradizionale, partendo prima dalla comprensione del testo e solo successivamente arrivando alla scrittura di codice vero e proprio.

  • Predict: gli studenti leggono un segmento di codice, scritto in Python, e fanno previsioni su cosa farà il codice quando viene eseguito;
  • Run: gli studenti eseguono il codice proposto nell’attività precedente, confrontando il comportamento effettivo rispetto alla previsione;
  • Investigate: agli studenti è richiesto di analizzare più in profondità il codice o sue varianti, utilizzando varie tipologie di esercizi, come per esempio la correzioni di bug, l’annotazione del codice, l’uso di Parson Puzzle, domande esplorative, etc;
  • Modify: agli studenti è chiesto di modificare il codice, partendo da variazioni molto semplici e poi con modifiche sempre più complesse;
  • Make: infine, gli studenti creano un programma totalmente nuovo, ispirandosi al codice visto in precedenza, ma realizzando una nuova funzionalità o risolvendo un problema diverso.

Dal punto di vista teorico, PRIMM si colloca nell’intersezione fra un approccio più strutturato basato sulla scoperta guidata e sull’istruzione diretta, e un approccio più costruzionista basato sulla scoperta pura e su problemi aperti. Le cinque fasi partono da attività fortemente guidate ad attività completamente libere, riducendo mano a mano il livello di scaffolding.

Per quanto possibile, molte delle attività si svolgono favorendo il lavoro di gruppo e lo scambio fra pari, seguendo l’idea che l’articolazione verbale delle soluzioni favorisce in generale l’apprendimento, in particolar modo nell’ambito della programmazione dove la componente linguistica è fondamentale.

Materiali:

  • Un articolo che descrive gli esiti della sperimentazione: Giulia Peserico, Maria Serafini, Francesca Voltolini, Federica Picasso, Daniele Agostini, Francesca Fiore, Anna Serbati, Alberto Montresor. Sperimentazione del metodo PRIMM per l’insegnamento della programmazione. Atti del 1° Convegno Italiano sulla Didattica dell’Informatica (ITADINFO’23) , Bari, Ottobre 2023.
  • Un insieme di materiali didattici pronti all’uso. A titolo di esempio, qui trovate la scheda per quanto riguarda l’insegnamento dell’if-then-else a più vie. Se siete interessati a ricevere tutti i materiali, siete pregati di compilare questo modulo di richiesta. Riceverete i materiali via email.